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RICONQUISTA DELL'INDIPENDENZA E SECONDO IMPERO BULGARO

 

a cura di Giacomo Brucciani

Il ristabilimento della egemonia bizantina nei Balcani non significò però la fine della chiesa di liturgia slava né la scomparsa della aristocrazia bulgara: questi elementi furono fondamentali allorquando, nella seconda metà del XII sec attanagliato dalla pressione fiscale di Costantinopoli e dalla crisi interna dell'Impero, il popolo bulgaro vide attraverso le figure di due fratelli boi'ari bulgaro- valacchi, Asen (1186-1196) e Peter (1196-1197) la possibilità di riscattare la sua libertà.


Nell'autunno del 1185 i due fratelli riuscirono a convogliare il malcontento del popolo in una insurrezione: mentre veniva consacrata la cattedrale di S.Demetrio a Tirnovo iniziò la riscossa e loro stessi dichiararono la riconquistata indipendenza. Il monaco bulgaro Basilio fu consacrato arcivescovo della Chiesa bulgara e a sua volta Basilio consacrò Peter, re di Bulgaria.


Così ebbe inizio il Secondo Impero Bulgaro. Dal 1186 al 1195 la Bulgaria riuscì, attraverso una serie di battaglie contro l'Impero e scampato il pericolo della Terza Crociata (1189-1190 con a capo il Barbarossa), a riottenere sotto il suo controllo le terre sud, a nord ovest, la Dobrugia e le regioni intorno a Belgrado. 


Caduto sotto una congiura di aristocratici bulgari assetati di potere e incoraggiati da Bisanzio, il re Asen, subentrato al fratello Peter alla guida della Bulgaria per le sue qualità di politico, venne ucciso nel 1196. Poco dopo da altri boi'ardi veniva ucciso anche Peter: così la corona passò nelle mani di
Kalojan (fratello di Peter) che regnerà dal 1197 al 1207.


I primi anni del suo regno videro il placarsi delle tensioni interne, il riconoscimento dei confini da Bisanzio e nel 1204 la sua consacrazione a re da parte del messo del Papa di Roma, Leone: così si arrivò all'unificazione della chiesa bulgara con quella romana (fu soprattutto un atto formale) ;
Kalojan si definì imperatore dei Bulgari e dei Valacchi.


Sempre nel 1204 ci fu un altro fatto importante: a seguito della IV crociata Costantinopoli fu presa dai cavalieri occidentali, l'Impero Bizantino crollò e fu creato un impero latino con imperatore Baldovino I.
Kalojan chiamato in aiuto dai Bizantini ottenne delle vittorie contro i latini ma non fece in tempo a terminare il suo compito perché fu ucciso nel 1207 da una congiura: il suo corpo fu trasportato a Tirnovo e sepolto nella Chiesa dei Santi quaranta martiri. 


Salì al trono Boril che era stato uno degli organizzatori della congiura contro
Kalojan e per questo non fu mai amato dal popolo. Lo stesso Boril fu deposto quando nel 1217 Ivan Assen (figlio di Kalojan) tornò in Bulgaria e con al seguito una parte dell'aristocrazia e il popolo conquistò il potere. Durante il regno di Ivan la Bulgaria consolidò i suoi confini che ormai andavano dal mar Nero all'Adriatico, dai Carpazi all'Egeo, e la vita culturale, avente come centro la capitale Tirnovo, conobbe una vasta intensità.


Dopo la morte di
Ivan, la Bulgaria conobbe un periodo di intensi conflitti interni e esterni: la lotta per la successione al trono dei suoi eredi e l'instabilità sociale causarono la crescita del malcontento popolare. Nel 1277 nella Bulgaria nord-orientale scoppiò una insurrezione antifeudale delle masse contadine capeggiata dal porcaro Ivailo Bardovka: gli echi della rivolta si propagarono oltre i confini dello stato fino a Bisanzio.


Ivalio riuscì a conquistare Tirnovo e a farsi proclamare re. L'Imperatore Bizantino fu costretto ad inviare un esercito contro il re contadino che grazie anche all'azione de i boi'ardi verrà detronizzato nel 1280. 


La situazione esterna non era delle migliori a causa delle incursioni tartare, ungheresi e dalla ricostituzione di Costantinopoli. I problemi iniziarono anche sul fronte occidentale a causa dell'irrobustirsi del stato serbo. La Bulgaria vedeva così l'inizio di un periodo di gravi tensioni internazionali causate anche dal desiderio di riconquistare la Tracia e la Macedonia ormai sotto il dominio serbo.